La data cruciale è quella del 10 gennaio 2024: da quel giorno, se non ci saranno proroghe, il mercato di maggior tutela dell’energia elettrica andrà in pensione per fare spazio al definitivo passaggio al mercato libero. Ma come siamo arrivati fino a qui?
La liberalizzazione del mercato energetico in Italia, ovvero il passaggio dal monopolio di stato alla privatizzazione, ha attraversato diverse fasi; un processo graduale avviato nel 1999 con il Decreto Bersani, che inizialmente concedeva la possibilità di acquistare energia all’interno del libero mercato solo ai grandi consumatori. Per regolamentare l’intero mercato fu creata nel 1995 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, diventata successivamente ARERA (Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambienti): il suo compito principale era garantire la promozione della concorrenza e l’efficienza nei servizi di pubblica utilità, tutelando gli interessi di utenti e consumatori. A partire dal 1° luglio 2007 la possibilità di scegliere liberamente l’operatore a cui affidare le proprie utenze fu estesa anche ai clienti domestici privati. Non solo: il decreto Bis del 2007 sanciva anche la separazione tra proprietà e gestione della rete, e tra società distributrici e fornitori di energia. Il legislatore ha poi previsto nel corso degli anni un passaggio graduale dal servizio di maggior tutela al mercato libero, inizialmente solo per microimprese e piccole imprese; ma la fine del regime tutelato dell’energia elettrica per i clienti domestici è stata rinviata più volte fino ad arrivare alla data del 10 gennaio 2024.
Il servizio di maggior tutela è attualmente riservato solo ai clienti domestici. Nel mercato di maggior tutela le tariffe vengono aggiornate dall’ARERA ogni tre mesi quelle dell’elettricità
In questo caso prezzi e condizioni contrattuali sono definiti dall’Arera, si tratta di forniture destinate ai clienti che non hanno ancora scelto un gestore del mercato libero. Il servizio di maggior tutela è attualmente affidato per zone territoriali a diversi operatori che derivano dai precedenti distributori di riferimento per ogni medesima zona.
Il mercato libero dell'energia elettrica e del gas prevede la presenza di una molteplicità di compagnie che, in concorrenza tra loro, determinano in piena autonomia le tariffe di luce e gas da sottoporre ai clienti, liberi così di scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze.
Differenze tra mercato libero e tutelato
Cosa cambia tra mercato libero e maggior tutela? Le principali differenze tra mercato libero e maggior tutela riguardano le modalità adottate per determinare i prezzi e le condizioni, il numero di operatori che erogano il servizio e la varietà di opzioni tariffarie. Nel mercato tutelato, le condizioni economiche e contrattuali sono fissate dall'ARERA; il mercato libero si caratterizza invece per la presenza di un elevato numero di fornitori di gas ed energia elettrica che determinano i prezzi dell’energia in piena autonomia.
Fine del mercato tutelato
La fine del mercato tutelato del gas è prevista per il 10 gennaio 2024, mentre per l’energia elettrica ci sarà tempo ancora fino al 1 aprile 2024. Nella pratica significa che tutti i clienti con un contratto di energia in regime di tutela gas o maggior tutela, dovranno passare obbligatoriamente ad un fornitore operante nel mercato libero entro le date indicate, salvo alcuni casi particolari.
Per i clienti definiti “vulnerabili” (ultra 75 anni, titolari di bonus per disagio economico, disabili ex legge 104/92 situati in strutture abitative di emergenza) la fornitura continuerà sostanzialmente alle medesime condizioni precedenti, mediante un contratto con condizioni contrattuali ed economiche fissate da ARERA. Per i clienti “non vulnerabili”, invece, la fornitura gas continuerà con l’attuale fornitore ma applicando la miglior offerta disponibile al momento (salvo diversa scelta del cliente), mentre la fornitura di energia elettrica sarà assegnata ad un nuovo fornitore mediante un’asta gestita da ARERA.
La liberalizzazione del mercato ha radicalmente cambiato il settore energetico e i rapporti con i consumatori, permettendo a ogni cliente non solo di scegliere in piena autonomia le tariffe luce e gas più convenienti in base ai propri consumi senza nessun vincolo o restrizione, ma anche di poter cambiare fornitore liberamente e in qualsiasi momento senza che il precedente possa negare o limitare in qualche modo il passaggio.
Ma tra i vantaggi del mercato libero c’è anche quello di poter scegliere fra un’ampia gamma di offerte personalizzabili e adatte a ogni tipo di esigenza. L’imperativo delle compagnie è fidelizzare l’utente finale con promozioni, sconti, servizi extra e tariffe su misura. La concorrenza induce infatti i fornitori ad adottare politiche commerciali particolarmente competitive, con il risultato che le offerte del mercato libero luce e gas sono più vantaggiose rispetto a quelle del servizio tutelato.
ll passaggio al mercato libero non comporta costi o particolari adempimenti, il servizio viene garantito senza interruzioni. Non sono necessari interventi sul contatore e non devono essere effettuati lavori in casa. Una volta individuata, tra le diverse offerte, quella più conveniente e maggiormente in linea con le proprie esigenze, si procede alla sottoscrizione del contratto: sarà il nuovo fornitore a farsi carico della gestione della pratica e a contattare il vecchio fornitore per il recesso. Le uniche informazioni da comunicare al nuovo fornitore sono:
I tempi di attivazione vanno da un minimo di 30 giorni a un massimo di 60, in base al tipo di fornitura (domestica o non). Poco prima del passaggio la vecchia società effettuerà l’ultima lettura, necessaria per ricevere l’ultima bolletta e concludere il rapporto con il precedente fornitore.
Con un fornitore affidabile e trasparente come VIVI energia passare al mercato libero è ancora più semplice e conveniente grazie a: